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Autopsia dell'Olivetti Divisumma 14

Mettere le mani su questa calcolatrice elettro-meccanica è stato più simile a quando faccio manutenzione alla Vespa che quando aggeggio sugli home computer!

Per prima cosa ho svitato le placche poste nella parte inferiore e i due blocchi che fissano la spessa corazza azzurrina. Le viti erano bloccate dalla ruggine, ma con un grosso cacciavite a lama hanno ceduto.

Per togliere il telaio bisogna sfilare la manopola del rullo ma, probabilmente a causa della ruggine, non ci sono riuscito in nessun modo a me noto. Alla fine ho deciso di spaccare la parte plastica della manopola, un'azione certamente discutibile, ma in quel momento ho ritenuto più importante la manutenzione delle parti meccaniche minacciate dalla ruggine.

Ho cercato di operare nel modo meno drammatico possibile e alla fine il lato estetico non ne risulterà affatto compromesso e nemmeno il lato pratico pare risentirne più di tanto: ho spaccato la plastica interna che avvolgeva il perno metallico, ed essendone rimasto un pezzo attaccato alla manopola e un pezzo saldato al perno, praticamente basta farli combaciare.

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Lo-Res
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Lo-Res

Lo scheletro interno era molto sporco ma non troppo rugginoso. Solo le molle avevano qualche macchia... Diciamo che alcune molle sono davvero alla frutta! Infatti una era rotta (freccia rossa in una delle foto in basso), ma l'ho sostituita cannibalizzando un Commodore Datassette :-)

Ho dato una prima spolverata alla parte meccanica con il pennello. I tasti erano sporchissimi, così li ho levati e li ho messi a bagno per una notte. Purtroppo manca il pallino rosso della leva sotto il "display".

Non ho effettuato il bagno nel gasolio come consigliatomi, non avendo un contenitore adeguato che mi consentisse di immergere la parte meccanica ma non quella elettrica e il rullo.

Ho dato una prima pesante passata di aria compressa da tutti i lati, poi ho usato lo spruzzatore ad aria compressa anche per il gasolio, provvedendo prima a coprire la parte elettrica e il rullo. Lo sporco colava nella bacinella copioso e la meccanica sembrava respirare. Ho lasciato agire il gasolio, poi una seconda spruzzata e infine aria compressa a profusione.

Dopo la doccia di gasolio, ho grattato come potevo le parti rugginose vicino al rullo e ho pulito l'incrostatissimo telaio.

Ecco la meccanica interna mostrata da varie angolazioni.

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Lo-Res
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Hi-Res Lo-Res

Infine ho rimontato il tutto e ho restaurato la manopola del rullo. Ecco come appariva la macchina al suo arrivo e come appare ora, dopo il restauro.

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Lo-Res

Non avendo trovato connettori di alimentazione femmina abbastanza piccoli da passare nel foro, mi sono ingegnato in modo poco ortodosso, aprendo una prolunga ed estraendo i due cilindretti che poi ho provveduto ad isolare e infilare uno per volta negli spinotti della macchina...

All'accensione, un rumore meccanico mi ha fatto capire che la macchina era pronta a lavorare!

Allora ho messo un pezzetto di carta sul rullo per non danneggiarlo e ho iniziato a digitare qualcosa: fantasmi di numeri apparivano sul foglio... Quasi illeggibili: il nastro dell'inchiostro (rosso e nero) non funziona più, ma questo c'era da aspettarselo, dopo tanti anni.