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Autopsia dell'Apple //e

Questo Apple //e (enhanced P.A.L.) è mio ospite dal 2003 e quando arrivò dai Paesi Bassi funzionava. Alla terza o quarta accensione apparvero sullo schermo righe verticali e caratteri strani e da allora fino ai primi di dicembre del 2004 rimase in quello stato "catatonico".

Avrei potuto riparare subito la macchina ma, leggendo il documento Apple IIe Repair Guide, mi ero convinto che si fosse rotto il PAL 16R8, anche perché sembrava scaldarsi notevolmente.

Grazie all'arrivo di un altro Apple //e, seppure piuttosto diverso (NTSC), potei finalmente testare alcuni dei chip sospetti.

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Questo è l'elenco delle operazioni effettuate sulla logic board:

1] prova del 16R8 sulla macchina funzionante *OK*

2] prova delle ROM EF (342-0303) e CD (342-0304) sulla macchina funzionante *OK*

3] prova della CPU 65C02 sulla macchina funzionante *OK*

4] dissaldati LS109 e LS125 e aggiunti gli zoccoli, testato l'LS109 sulla macchina funzionante, provato un LS125 nuovo sulla macchina rotta perché sulla macchina funzionante l'LS125 è saldato e non volevo rischiare di danneggiarla

5] dissaldato l'integrato S02, aggiunto uno zoccolo e provato un LS02 nuovo, ma senza risultato

6] dissaldata la MMU 344-0010 (lavoro un po' più delicato), aggiunto uno zoccolo e testata sulla macchina funzionante *OK*

7] dissaldati gli otto chip di RAM 4164 (altro lavoro un po' delicato), aggiunti altrettanti zoccoli e sostituiti uno ad uno sulla macchina rotta con dei chip presi da un IBM PC: uno di essi è risultato rotto!!!

Infine ho preso un chip di RAM da un Commodore 64 e l'Apple // è tornato in vita.

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Lo-Res

Un doveroso sguardo all'interno del computer: accendendolo senza la tastiera collegata, sullo schermo appare un caleidoscopio multicolore.

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Hi-Res Lo-Res

La scheda madre dopo le operazioni di zoccolatura.

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Lo-Res

Il retro della scheda madre.

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Eh sì, le tastiere sono la mia passione :-) In questo caso c'erano i tasti T,N,L non funzionanti, mentre i tasti J e SPACE andavano a tratti.
ATTENZIONE: le scene seguenti ricordano molto una estrazione dentaria!

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Lo-Res

Ho tolto i cappucci intorno al dente, ehm... Cioè al tasto ;-) da estrarre.

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Lo-Res

Una volta individuati sul retro della tastiera i piedini relativi al tasto da estrarre, ho utilizzato un valido ed economico dissaldatore: riscaldare lo stagno tenendo premuto il mantice di gomma e rilasciare quando lo stagno è fuso. Può essere utile premere sul fianco dei piedini per staccare lo stagno residuo: va bene un cacciavite a lama, ma bisogna fare attenzione che la lama non "scappi", altrimenti si rischia di danneggiare qualche pista.

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Lo-Res

Dopo avere "devitalizzato il tasto" si procede con l'estrazione: penso che una piccola tenaglia sarebbe lo strumento ideale, ma non ce l'avevo e mi sono arrangiato con tre cacciaviti a lama: con due cacciaviti grossi ho avvicinato le linguette grigie al centro del tasto...

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Lo-Res

Mentre con quello più piccolo sollevavo il tasto, prima da una parte e poi dall'altra. È meglio intervenire sulla parte centrale dei lati "nord" e "sud" del tasto, perché gli spigoli sono più fragili.

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Lo-Res

Il tasto appena estratto.

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Lo-Res

Con un cacciavite a lama fine non è difficile sezionare il tasto.

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Lo-Res

Il tasto sezionato. Una spolverata alle varie parti non può che giovare e non so di preciso quale fosse il problema, ma ho eseguito due operazioni che ritengo siano state decisive per la riparazione:

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Lo-Res

1] come si può notare, la parte arancione risulta sollevata rispetto alla parte nera. Ho messo un po' di Attack (cianoacrilato) intorno e ho schiacciato fino a fare combaciare le parti.

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Lo-Res

Il risultato della prima operazione.

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Lo-Res

2] Con una lima ho spianato (non del tutto) le due protuberanze inferiori (non quella centrale!) della sezione bianca del tasto.

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Hi-Res Lo-Res

Non ho eseguito operazioni di chirurgia estetica su questa macchina, anche perché è già molto bella!