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Autopsia dell'Olivetti M20

Le fotografie della riparazione sono state realizzate con una webcam PHILIPS PCVC680K, dunque non risultano di buona qualità.

L'Olivetti M20 è molto semplice da aprire: basta svitare le due viti sul retro (che restano attaccate al case) e sollevare il coperchio. Anche le parti interne sono estremamente semplici da estrarre, sembra di lavorare su un Macintosh LC, ma i componenti dell'M20 sono tutti molto più massicci!

Sorvolo le fasi di smontaggio per descrivere successivamente l'assemblaggio, così mi limito a dire che il difetto è apparso subito evidente togliendo il cavo del floppy drive dall'alimentatore: i pin che dovevano essere saldati alla scheda dell'alimentatore sono rimasti attaccati al cavo.

Ho tolto l'alimentatore (scatto indietro e sollevamento) e svitato le 4 viti per aprirlo. Per sfilare lo stampato al suo interno bisogna anche togliere due viti in basso (con un cacciavite lungo ci si arriva). Per completare l'estrazione bisognerebbe levare anche altro, forse l'interruttore, ma sono riuscito ad estrarre quel poco che bastava per saldare il pezzo.

ATTENZIONE: non cercare di togliere i dadi alla base dell'alimentatore perché sono saldati. Naturalmente lo so perché ci ho provato ;-)

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Ecco il connettore staccato. Ha ceduto la saldatura sull'alimentatore.

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Questo è il punto dove devo saldare.

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Con gli arnesi giusti è uno scherzo: saldatore, filo di stagno e pasta per saldare.

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Lo-Res

Probabilmente la webcam non rende l'idea della polvere che si trova nel case... Ci sono orsacchiotti di polvere dappertutto! :O)

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Lo-Res

A mali estremi... Ho collegato un tubo di gomma alla scopa elettrica ottenendo un ottimo aspirapolvere.
ATTENZIONE: bisogna essere certi che non vi siano parti staccabili o viti sparse, prima di procedere con l'aspirazione. Per situazioni meno drammatiche preferisco usare un pennello.

Immagine6
Lo-Res

Una panoramica della scheda madre: occupa praticamente tutto il case, compreso lo spazio sotto la tastiera. Il processore è quello in centro a destra con la placca dorata. L'M20 in questione ha due espansioni di memoria da posizionare in due dei tre alloggiamenti in alto a sinistra. Il cavo in basso a sinistra è quello del floppy drive.

Immagine7
Lo-Res

Un doveroso primo piano del processore ZILOG Z8001: se ne vedono pochi in giro.

Immagine8
Lo-Res

La scheda madre è molto agevole da applicare: bisogna solo stare attenti ad una linguetta dello stampato che deve entrare in una feritoia sul retro del case, e ricordarsi di attaccare il cavo di terra vicino all'alimentatore.

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Il blocco (molto pesante!) dei drive si applica facilmente inserendo le tre guide in basso nelle relative feritoie sui fianchi del case, e si spinge il blocco indietro, ma prima conviene collegare il cavo dei dati dell'HDD (sempre che sulla macchina ce ne sia uno: io sono stato fortunato).

ATTENZIONE: nella parte anteriore del blocco, in basso, c'è una lamella di metallo che potrebbe danneggiare la scheda madre. Infatti la mia macchina ha qualche riga in quel punto. Fortunatamente hanno pensato bene di non far passare piste in quella zona. Quasi quasi, la prossima volta che apro la macchina, ci metto un feltrino o un gommino di protezione...

È anche il momento di connettere altri cavi: il cavo dei dati del disco rigido lo abbiamo già messo: è quello centrale più largo. Gli altri si possono inserire agevolmente dopo avere fissato il blocco dei drive:

-.- il cavo dei dati del floppy drive si collega normalmente sul retro del drive;
-.- dei tre cavi di alimentazione, il primo da sinistra va fissato alla parte anteriore del floppy drive, il secondo (quello che era rotto) sembra un normale cavo di alimentazione per PC e va inserito sul retro del floppy drive, mentre il terzo (e più grosso) si connette alla scheda madre (in basso a sinistra).

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Ora si connette il cavo della tastiera alla scheda madre (in alto a destra)...

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... E si posiziona la tastiera infilando le linguette del case nelle feritoie laterali della tastiera. In questo modo la tastiera sembrerà instabile, ma una volta fissato il coperchio tutto si risolve.

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In questa fase è comodo pulire i tasti della tastiera, che si levano piuttosto agevolmente. Si fissa poi la copertura anteriore dei drive...

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... Naturalmente andava capovolta :-) È singolare che in questa macchina i drive abbiano una cover davanti, pur avendo un aspetto esteriore gradevole. Conosco due tipi di coperture anteriori: una come questa, con una feritoia per il drive, e una con due feritoie per altrettanti floppy drive.

Purtroppo, come spesso accade...

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Lo-Res

... Ci si ritrova con delle viti in più: in questo caso sono quelle dentro l'alimentatore. Pazienza, anche questo è retrocomputing!

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Ecco dove vanno messe le due viti! Ho dovuto smontare quasi tutto...

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Lo-Res

... Ma alla fine l'Olivetti M20 ritorna in tutto il suo splendore! Mi domando solo una cosa: come mai alcuni tasti sono più ingialliti di altri? Non è il primo M20 che vedo così.

Dopo questa semplice riparazione, il computer non funzionava ancora (schermo nero con righe verdi sottili) e stavolta il problema era un chip della sezione VIDEO. Per scoprirlo ho acceso l'M20 con la scheda madre ben visibile e ho iniziato a tastare i vari chip per sentire se qualcuno scaldava esageratamente. In questa fase, il manuale di riferimento mi è stato utile per accertarmi che il chip surriscaldato riguardasse il video.

CONSIGLIO: se un chip è saldato alla scheda, conviene sempre mettere uno zoccolo al suo posto e successivamente infilare in esso il chip, così se dovesse rompersi nuovamente non sarà più necessario dissaldarlo.

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Lo-Res

Come se non bastasse, il led del disco rigido si accendeva ma il disco non girava. Ho trovato una resistenza dell'elettronica del disco dissaldata e dopo la riparazione ha ripreso a girare. Purtroppo esegue soltanto l'avvio del sistema, ma non si riescono ad eseguire i comandi (Errore 92): probabilmente c'è qualche settore danneggiato. Ecco comunque una schermata in cui si nota il prompt 10>, dove 10 è il numero assegnato al disco rigido.